Poggio della Dogana
L’8 dicembre 1564, giorno dell’Immacolata Concezione, nel territorio 'ultimo' del Granducato di Toscana in Romagna, fu celebrato un importante rituale liturgico con lo scopo di accompagnare e benedire la fondazione da parte di Cosimo I de’ Medici, primo Granduca di Toscana (1519-1574), della città fortezza di Terra del Sole: sarebbe sorta in un luogo che per natura pareva ostile a un insediamento urbano (qui il fiume Montone creava frequenti alluvioni) e di difficile gestione amministrativa (qui vigeva la legge del banditismo). La prima pietra fu posata da Antonio Giannotti, vescovo di Forlì. Ed è proprio a Terra del Sole, direttamente sul poggio nel quale si ergeva la dogana di passaggio di confine storico, territoriale e culturale tra Romagna Pontificia e Granducato di Toscana, che è nata Poggio della Dogana, l’avventura vinicola di tre amici e imprenditori: i fratelli Aldo e Paolo Rametta e Cristiano Vitali. L’azienda agricola conta su 20 ettari vitati, 9 dei quali nel Comune di Castrocaro e 11 a Brisighella: qui si producono Sangiovese di Romagna DOC e Albana di Romagna DOCG, vitigni saldamente ancorati alla loro terra di produzione, di cui ne raccontano storia e leggende. A questi si aggiunge un uvaggio di vitigni bianchi (Trebbiano, Bombino e Sauvignon), che danno vita all’intrigante Nubivago. Nella tenuta si trovano anche degli ulivi e una piccola produzione di miele di Tiglio e Millefiori, curata da un apicoltore locale.