Le Potazzine
Il termine 'Potazzine' a Montalcino viene usato per indicare le cinciallegre, piccoli uccellini vivaci e colorati abitatori delle campagne toscane, per cui diventa spesso un appellativo affettuoso che nonni e genitori rivolgono alle loro bambine. Era la nonna materna infatti a chiamare così Viola e Sofia, le figlie di Gigliola Giannetti, proprietaria dell’azienda e montalcinese dalla nascita. La nascita di Viola e Sofia scandisce anche le varie fasi di sviluppo dell’azienda, nata nel 1993 come la primogenita Viola. La Tenuta Le Potazzine è oggi costituita da circa 5 ettari di vigneto iscritto a Brunello, tre dei quali si dispiegano vicino alla cantina a 507 m sopra il livello del mare; gli altri, impiantati nel 1996, anno della nascita di Sofia, si trovano invece più a sud, nei pressi di Sant’Angelo in Colle, a 420 m sopra il livello del mare. L’acquisto di questo nuovo appezzamento ha consentito di assemblare l’eleganza ed i profumi delle uve già coltivate ad ovest, in località Le Prata, vicino alla cantina, con il corpo dei grappoli coltivati più a sud, producendo vini che tendono all’equilibrio perfetto e che si distinguono per carattere e personalità. La cantina de Le Potazzine è una struttura di recente edificazione. Con un’estensione complessiva di 800 metri quadrati, è divisa in due zone: una ospita i contenitori di acciaio inox per il processo di vinificazione, nell’altra, dedicata all’invecchiamento, sono disposte le botti di rovere di Slavonia di varie dimensioni. Secondo la proprietarie il loro vino deve semplicemente essere piacevole a bersi. Tale risultato è ottenuto tramite un lungo processo di vinificazione, che permette ai chicchi d’uva di esprimere le loro caratteristiche genuine attraverso una fermentazione del tutto naturale, senza l’aggiunta di lieviti, senza temperature controllate, con una macerazione molto prolungata. Si ottengono così dei vini dai tannini morbidi ed eleganti.