Cantina Roveré Della Luna
Ogni confine è il risultato di una lotta tra popoli. Il vino buono, invece, è il risultato di un incontro felice. Le origini dei nostri vitigni e delle nostre tecniche di vinificazione si perdono nella storia dell’umanità, sono il risultato di incontri e scambi di conoscenza tra vinificatori, di un processo di miglioramento secolare che ha attraversato i confini tra Medio Oriente ed Europa, tra Grecia e Roma, tra cultura italiana, francese e germanica.
Il confine invisibile tra Trentino e Alto Adige che attraversa i nostri vigneti è il simbolo del nostro modo di intendere il vino e rappresenta perfettamente la nostra voglia di prendere il meglio da mondi diversi, per recuperare antichi percorsi e intraprenderne di nuovi, alla ricerca di un continuo miglioramento, di un’armonia perfetta e in continua evoluzione.
Le caratteristiche uniche dei nostri terreni sono così straordinarie che il Lagrein di Roveré (“Aichholzer Lagrein”) viene descritto già negli scritti seicenteschi di un viaggiatore tirolese, Max Sittich von Wolkenstein, come “superiore a quello delle località vicine”. Oggi, la superficie vitata della cantina si estende su 420 ettari tra Trentino e Alto Adige, in un ambiente tutelato dall’uomo con grande cura e attenzione, in cui le pendici dei boschi dividono la scena con i vigneti e il blu e il verde sono i colori predominanti.