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l’Enantio a piede franco è un nuovo Presidio SlowFood!
L’Enantio, anche conosciuto come Lambrusco a foglia frastagliata, è un antichissimo vitigno a bacca rossa autoctono della bassa Vallagarina.
Il nome fu citato per la prima volta nel I secolo d.C. da Plinio Il Vecchio, in uno dei volumi della sua “Naturalis Historia”. L’Enantio deriva dall’adattamento di un vitigno selvatico, la Vite Ambrusca, che, ancora oggi, si trova nella Valle dei Molini, tra i rovi delle pendici del Monte Baldo fra il bacino del Garda e la valle dell’Adige,.
Ma non è solo l’origine antichissima a rendere unica la sua storia. Nella seconda metà dell’Ottocento, l’arrivo in Europa della fillossera (Phyllossera vastatrix), distrusse la quasi totalità del patrimonio viticolo del continente e cambiò la storia della vite e del vino. Da allora, come rimedio, le specie europee furono innestate su piedi di viti americane sfruttando l’immunità radicale sviluppata nel luogo di provenienza dell’afide. Questa sorte, però, non toccò alle vigne di Enantio coltivate lungo il fiume Adige che, grazie alla struttura sabbiosa-silicea del terreno, sopravvissero. Le viti franco di piede, cioè non innestate su radici americane, le uniche a resistere alla terribile piaga della fillossera, sono ormai rare nel pianeta e costituiscono l’ultima testimonianza di una viticoltura storica e autentica nel senso più profondo del termine.
Oggi il vitigno Enantio è considerato un gioiello enologico, vera bandiera autoctona del nostro territorio ed esprime il carattere, il vigore e il fascino di questo lembo geografico al confine tra Veneto e Trentino.
Dalle uve di questo ettaro di vigneto storico nasce il Vino Enantio Riserva 1865 pre-fillossera della Cantina Roeno.
1865 rappresenta l’età media degli impianti vitati. Ci è sembrato doveroso prima che simbolico elevare questa data a nome di questo vino. Un vino caparbio, profondo, possente ma elegante a livello gustativo, possiede una persistenza straordinaria, sostenuta da un equilibrio in continua evoluzione tra acidità e trama tannica.
Il nome fu citato per la prima volta nel I secolo d.C. da Plinio Il Vecchio, in uno dei volumi della sua “Naturalis Historia”. L’Enantio deriva dall’adattamento di un vitigno selvatico, la Vite Ambrusca, che, ancora oggi, si trova nella Valle dei Molini, tra i rovi delle pendici del Monte Baldo fra il bacino del Garda e la valle dell’Adige,.
Ma non è solo l’origine antichissima a rendere unica la sua storia. Nella seconda metà dell’Ottocento, l’arrivo in Europa della fillossera (Phyllossera vastatrix), distrusse la quasi totalità del patrimonio viticolo del continente e cambiò la storia della vite e del vino. Da allora, come rimedio, le specie europee furono innestate su piedi di viti americane sfruttando l’immunità radicale sviluppata nel luogo di provenienza dell’afide. Questa sorte, però, non toccò alle vigne di Enantio coltivate lungo il fiume Adige che, grazie alla struttura sabbiosa-silicea del terreno, sopravvissero. Le viti franco di piede, cioè non innestate su radici americane, le uniche a resistere alla terribile piaga della fillossera, sono ormai rare nel pianeta e costituiscono l’ultima testimonianza di una viticoltura storica e autentica nel senso più profondo del termine.
Oggi il vitigno Enantio è considerato un gioiello enologico, vera bandiera autoctona del nostro territorio ed esprime il carattere, il vigore e il fascino di questo lembo geografico al confine tra Veneto e Trentino.
Dalle uve di questo ettaro di vigneto storico nasce il Vino Enantio Riserva 1865 pre-fillossera della Cantina Roeno.
1865 rappresenta l’età media degli impianti vitati. Ci è sembrato doveroso prima che simbolico elevare questa data a nome di questo vino. Un vino caparbio, profondo, possente ma elegante a livello gustativo, possiede una persistenza straordinaria, sostenuta da un equilibrio in continua evoluzione tra acidità e trama tannica.